Documento finale ASSEMBLEA NAZIONALE del 20 novembre 2016. Lavoratori - Igiene Ambientale

Si è tenuta domenica 20 novembre l’assemblea nazionale dei delegati USB igiene ambientale fise/utilitalia. Erano presenti delegazioni dalla Sicilia, Puglia, Lazio, Piemonte, Veneto, Toscana/ tutta Italia.

L’assemblea ha approfondito e discusso tutti i temi all’ODG (ccnl, rsu e riforme madia, organizzazione e preparazione di iniziative di mobilitazione, per continuare la lotta alle logiche che sottendono questo disastroso rinnovo) ed  è stata anche l’occasione per confrontarsi tra le varie realtà aziendali e condividere un percorso di lotta e di organizzazione della USB nel settore, aperto al confronto con quelle realtà e gruppi di lavoratori disposti a condividere e rafforzare programmi e mobilitazioni sempre più incisivi contro le rampanti logiche padronali e del mercato, e in contrapposizione alle logiche di cogestione e antidemocratiche dei sindacati firmatari del contratto di settore.

Nel 2015 le aziende del settore hanno realizzato 1,4miliardi di utili nel 2015.
Cosa è andato ai lavoratori?

Un contratto  che produce il sacrificio dei diritti e della dignità dei lavoratori, già usurati da anni di cambi, ristrutturazioni, privatizzazioni cessioni ecc; che aumenta l’orario di lavoro e prevede finti aumenti salariali  destinati per il 30% agli Enti Bilaterali (cogestiti da CGIL, CISL, UIL e FIADEL), dequalificazione del personale con introduzione di nuovi livelli di inquadramento pesantemente penalizzanti sul terreno del salario, un inaccettabile attacco alla tutela della malattia, dello sciopero e nessuna garanzia sulla eliminazione del Jobs Act, visto che il mantenimento dell'art. 18 è solo provvisorio.

L’assemblea ha principalmente ragionato e discusso su cosa serve quindi oggi per andare avanti, anche dopo e oltre  la  lotta contro  il CCNL  valorizzando i significativi risultati emersi.
Il livello di partecipazione espresso dai lavoratori che hanno detto NO in occasione delle consultazioni c.d. “certificate” va colto, respingendo ai mittenti il contratto bidone e rilanciando la mobilitazione sui temi che attraversano il settore,  In tal senso come USB porteremo avanti la lotta con i mezzi necessari, in tutte le sedi possibili e nelle forme opportune, per allargare il coinvolgimento dei lavoratori.

In tal senso si è condiviso il progetto già delineato e la necessità di lanciare ulteriormente la nostra piattaforma  in un settore dove  riteniamo serva anche organizzazione. E l’USB c’è.
Il movimento di questi mesi è stato straordinario ma se non gli diamo gambe, struttura ed organizzazione, rischia di infrangersi alla prima difficoltà. USB oggi è il sindacato che, assieme al confronto e contributo costante dei lavoratori e delle lavoratrici, può dare gambe e linfa a questo progetto ma nella consapevolezza che e’ un percorso lungo, difficile e faticoso viste le minacce, clientelismi, sfruttamento e insicurezza che attanagliano i lavoratori nelle aziende (come è stato evidenziato nei tanti interventi delle realtà che hanno partecipato – nel vero senso della parola - al dibattito domenica)

Ma la lotta non è virtuale e non basta evocarla, va costruita e coraggiosamente praticata nei posti di lavoro e fuori, nella società; USB ha dimostrato di aver realmente contribuito a promuovere e costruire l’opposizione e il voto contrario al CCNL, ma anche di spendersi con il NO Sociale alle politiche di privatizzazione dei servizi, dei diritti e della Costituzione nelle giornate da ultimo del 21 e 22 ottobre, così come nel quotidiano delle tante realtà lavorative e territoriali dove è presente.
Per questo la lotta contro il CCNL, per il rinnovo delle RSU contro la privatizzazione delle aziende pubbliche locali si lega in una vertenza generale, insieme ai lavoratori delle altre aziende pubbliche.
Serve un intervento generale, in collegamento con tutti i territori, nel confronto con le amministrazioni locali a difesa delle aziende pubbliche, da costruire assieme agli utenti. Serve un intervento specifico, dentro le aziende, con una robusta piattaforma aziendale che provi a riconquistare lo scippo effettuato dal CCNL, oltre le iniziative legali già avviate, e non disperdere lo straordinario patrimonio di lotta espresso dai lavoratori con il NO al CCNL, e con le migliaia di disdette che in questi giorni i lavoratori stanno inviando alle sigle firmatarie, costruendo insieme un percorso di resistenza e mobilitazione che ci deve vedere impegnati nei prossimi mesi.

E’ emerso infine dal dibattito  come l'attacco al mondo del lavoro, con la precarizzazione dei diritti, lo svilimento del ruolo delle rsu, l'attacco allo stato sociale e ai servizi pubblici locali, conducano diritti all'ultima controriforma: quella  costituzionale. Da parte del Governo e dell’Europa Unita è il tentativo di chiudere il cerchio con un nuovo autoritarismo e la restrizione degli spazi democratici e di decisione popolare. Per questo occorre votare e far votare NO il 4 dicembre

In questo senso l’assemblea ha deciso:
- di procedere con la contestazione della validità del contratto e delle consultazioni “certificate”, avviata con la diffida nazionale. In tal senso si è deciso di convocare  una riunione dei legali nazionali per proseguire nell’iniziativa di contrasto, ritenendo  utile agire tutti gli strumenti di opposizione possibili, anche in fase di confronto in sede RSU, promuovendo tutte le iniziative utili a far sentire la nostra voce anche in quelle sedi e chiedendo la verifica degli accordi da parte dei lavoratori;,

-l’adesione di USB all’appello lanciato dai comitati per il No per una prima giornata nazionale di mobilitazione e di lotta il 12 dicembre 2016. In tal senso USB promuoverà  e aderirà alle iniziative che si terranno nelle principali città, anche attraverso assemblee e volantinaggi, puntando al massimo coinvolgimento dei lavoratori, sui temi contrattuali e per contrastare politiche governative, come i decreti Madia la legge Fornero e il Jobs act, che continuano a favorire la privatizzazione dei servizi pubblici, riducono il costo della forza lavoro anche attraverso lo strumento del dumping contrattuale e delle cooperative, e puntano a rendere più appetibili le aziende ai grandi gruppi industriali e finanziari . Ove le strutture aziendali lo riterranno opportuno sosterranno con la proclamazione di scioperi aziendali la giornata del 12;

- proseguire con le diffide individuali dei lavoratori all’applicazione degli aspetti peggiorativi del CCNL. accompagnandole con iniziative che evidenzino i contenuti politici delle stesse

- promuovere il rafforzamento del collegamento tra i lavoratori delle varie aziende e il coinvolgimento dei lavoratori sui vari territori, anche in vista degli imminenti processi di riorganizzazione delle partecipate e dei servizi locali

- lanciare la campagna per il rinnovo delle RSU per dare ai lavoratori una rappresentanza sindacale nuova e realmente utile per la difesa dei loro interessi, riconquistando questo spazio di democrazia oggi volutamente ingessato per “non disturbare i manovratori” . In tal senso abbiamo inviato comunicazione a livello nazionale alle altre OO.SS. per promuovere l’avvio del rinnovo e garantiremo il loro rinnovo, anche indicendole disgiuntamente (daremo indicazioni operative entro fine settimana)

- potenziare ulteriormente il coordinamento nazionale di settore dei delegati USB (che è stato fondamentale in questa fase di lotta),integrandolo con tutte le nuove realtà e mettendo in cantiere anche specifiche modalità di connessione delle esperienze.

Prosegue l’impegno e la lotta nell’Igiene Ambientale
 Usb c'è!