Presidio USB di lavoratori Ama e cittadini allo stabilimento Salario contro le bombe tossiche frutto della malagestione

Nazionale -

Dalle 10,00 di questa mattina 1 ottobre, in occasione della giornata nazionale di mobilitazione per la salute e la sicurezza sul lavoro nelle aziende di igiene ambientale, i lavoratori di Ama sono in presidio con USB davanti ai cancelli dello stabilimento Salario, sede di un’autorimessa e di uno dei due impianti TMB di Ama.


Un impianto che, come l’altro gemello di Rocca Cencia, viene usato come sito di stoccaggio per migliaia di tonnellate di rifiuti in attesa di trasferenza nelle discariche e inceneritori sparsi sul territorio nazionale ed estero. In ciascuno dei due impianti dovrebbero essere conferiti 600 tonnellate di rifiuto indifferenziato al giorno, la capacità di lavorazione giornaliera per cui sono stati progettati, ma da anni sono diventate discariche al chiuso, vere e proprie bombe tossiche che appestano i residenti delle zone circostanti, ma soprattutto avvelenano i lavoratori che all’interno dell’impianto sono esposti direttamente ai miasmi tossici di materiale in decomposizione.


La gestione impropria degli impianti è dovuta a uno stato di emergenza rifiuti che si protrae da oltre 5 anni e denuncia l’incapacità della classe dirigente di Ama e della politica di avviare un ciclo virtuoso dei rifiuti dopo la chiusura di Malagrotta.


Al presidio, oltre ai lavoratori di Ama, hanno partecipato il Comitato dei residenti del Salario e il presidente del III municipio Giovanni Caudo. Un’alleanza fra cittadini e lavoratori per la salvaguardia della salute pubblica e della sicurezza nei posti di lavoro.


USB Ama